Il CRIF - Centrale Rischi Finanziari S.p.A. - è una società che cura la banca dati dei vari profili finanziari. Questa banca dati si chiama SIC - Sistema Informazioni Creditizie. In pratica, raccoglie le generalità di chiunque abbia fatto ricorso a forme di finanziamento e a ognuno assegna un punteggio di affidabilità. Oltre al mero punteggio, è presente anche tutta la storia riguardante:
Lo scopo del CRIF è quello di fornire indicazioni utili alle banche e agli istituti di credito affinché valutino adeguatamente il rischio finanziario a cui si esporrebbero concedendo il credito al richiedente. Inoltre, queste informazioni sono particolarmente utili per definire delle condizioni contrattuali personalizzate.
La segnalazione al CRIF e, quindi, l'aggiornamento del profilo finanziario all'interno del SIC avviene anche in caso di semplice ritardo nel pagamento. Funziona così: al primo verificarsi di scoperto sulla rata, l'istituto di credito è obbligato a inviare una lettera all'interessato in cui avvisa che verrà fatta segnalazione, qualora il pagamento non giunga entro 15 giorni. Da questo momento si aprono diversi scenari:
La segnalazione al CRIF può avvenire anche nel caso di un semplice ritardo nel pagamento. Secondo una precisa normativa, ci sono casi in cui può essere fatta richiesta di cancellazione.
La normativa prevede che sia possibile richiedere la cancellazione del proprio nominativo solo in caso di errore o se si è stati vittime di frodi creditizie. Nessuno può assicurare la cancellazione del proprio nominativo perché esistono delle tempistiche ben precise previste dalla Normativa nazionale. Nemmeno dietro pagamento è possibile alterare la banca dati, perciò si consiglia di diffidare da millantatori e fraudolenti che promettono il contrario.
La sola cancellazione prevista dalla norma è quella inerente ai finanziamenti con rimborsi regolari. In questo caso, basta far richiesta diretta al CRIF.
Le informazioni presenti nella banca dati vengono aggiornate di continuo man mano che gli eventi si verificano. Però le informazioni non hanno durata infinita e, anzi, esiste un Codice Deontologico che regola per ogni evento la durata massima di conservazione dell'informazione nella baca dati. Facciamo qualche esempio relativo ai ritardi di pagamento.
Chiunque può richiedere al CRIF di visionare il proprio profilo. Basta inviare un modulo avvalendosi della procedura online presente sul sito ufficiale e la risposta corredata di relativa documentazione arriverà entro 30 giorni.
La segnalazione al CRIF avviene solitamente nel caso di un semplice ritardo nel pagamento di una rata.
Secondo la normativa si può richiedere di essere cancellati in caso di errore o se si risulta vittime di frodi.
Le informazioni presenti in banca dati sono regolate da un Codice Deontologico che regola la durata massima di conservazione dell'informazione. La segnalazione può durare da 12 mesi fino ad un massimo di 5 anni.
È possibile chiedere al CRIF di controllare il proprio profilo seguendo la procedura presente sul sito ufficiale.
Se si ha il dubbio che il proprio pagamento in ritardo abbia fatto scattare una segnalazione, è possibile inviare al CRIF una richiesta di visura del proprio profilo compilando online la domanda sul sito ufficiale.