Richiedere la Cessione del Quinto è una soluzione adottata da molti lavoratori dipendenti per ottenere liquidità per far fronte a spese impreviste o semplicemente per realizzare un qualsivoglia progetto.
Nonostante la Cessione del Quinto risulti una tipologia di finanziamento piuttosto diffusa, circolano ancora notizie poco chiare e fuorvianti che è bene chiarire per permettere agli interessati di non ritrovarsi in sgradite sorprese.
Uno dei punti che meritano di essere approfonditi è il pignoramento dello stipendio con una Cessione del Quinto in corso. Molti ritengono che un pignoramento non possa essere effettuato in presenza di una cessione ma purtroppo non è così. Chiariamo insieme come stanno effettivamente le cose.
Il pignoramento dello stipendio è un'espropriazione forzata di una parte dello stipendio che avviene in caso ci siano dei debiti insoluti. Questo tipo di atto avviene tramite una notifica al dipendente ma anche al datore di lavoro.
Il pignoramento è regolato dagli articoli 543-546 del Codice di Procedura Civile e non può avvenire in presenza di importi complessivi inferiori ad un triplo dell'assegno sociale.
Se siamo in presenza di debiti dovuti a cause diverse, ad esempio debiti verso una finanziaria e debiti verso un ex coniuge, il limite massimo è il pignoramento del 50% dello stipendio.
Se invece parliamo di pignoramenti per la stessa causa allora si procederà accodando il secondo pignoramento. Questo significa che il primo creditore continuerà a pignorare un quinto dello stipendio e il secondo aspetterà che venga estinto il primo debito prima di iniziare ad incassare la sua trattenuta. Questo caso può verificarsi, ad esempio, se il lavoratore è in debito sia con una finanziaria che con una banca.
Il pignoramento dello stipendio e quello della pensione sono entrambi regolati da norme specifiche che ne determinano la corretta attuazione.
La domanda che molti si fanno è: ma può verificarsi un pignoramento con Cessione del Quinto in corso?
Purtroppo la risposta è affermativa, può accadere ma, solo a determinate condizioni che andiamo di seguito a vedere portando un esempio pratico.Supponiamo che il lavoratore in questione percepisca uno stipendio netto di 2000 euro e ha deciso di richiedere un finanziamento con Cessione del Quinto che gli comporta una rata di 400 euro.
A questo punto il lavoratore e il suo datore di lavoro ricevono notizia di pignoramenti dovuti a debiti insoluti pregressi.
La quota massima che può essere pignorata in questo caso specifico è 600 euro, cioè la metà dello stipendio meno la rata della Cessione del Quinto in corso.
Quindi ricapitoliamo quanto accade nel caso avvengano pignoramenti in seguito alla stipula di una Cessione del Quinto.
Altro argomento delicato è quello del pignoramento della pensione. La pensione può effettivamente subire un pignoramento ma, anche in questo caso, ci sono delle norme specifiche che regolano questo atto.
Quando parliamo di pignoramento della pensione la legge prevede che non possa essere toccata più di una determinata somma per garantire la sopravvivenza, parliamo di minimo vitale impignorabile.
Per calcolare questo minimo vitale impignorabile si considera l'importo mensile della pensione sociale più la metà dello stesso. Il risultato sarà la parte della pensione che possiamo definire intoccabile.
Si, chi si trova nella situazione di pignoramento può fare richiesta di un prestito delega per ottenere liquidità.
Quando c'è un pignoramento la Cessione può essere rinnovata se la cifra della nuova trattenuta mensile e del pignoramento non supera i due quinti dello stipendio o pensione mensile.